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Il Fontanile nella maglia ecologica

Informazioni

Dati generali

Bando

Connessione ecologica (2014)

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Titolo

Il Fontanile nella maglia ecologica

Localizzazione
  • AGNADELLO (CREMONA) | CAMISANO (CREMONA) | CAPRALBA (CREMONA) | CASALE CREMASCO-VIDOLASCO (CREMONA) | CASALETTO DI SOPRA (CREMONA) | DOVERA (CREMONA) | OFFANENGO (CREMONA) | PALAZZO PIGNANO (CREMONA) | PANDINO (CREMONA) | PIERANICA (CREMONA) | RICENGO (CREMONA) | RIVOLTA D'ADDA (CREMONA) | ROMANENGO (CREMONA) | SERGNANO (CREMONA) | SONCINO (CREMONA) | SPINO D'ADDA (CREMONA) | TORLINO VIMERCATI (CREMONA) | TRESCORE CREMASCO (CREMONA) | VAILATE (CREMONA) | BOFFALORA D'ADDA (LODI) | ZELO BUON PERSICO (LODI) | ARZAGO D'ADDA (BERGAMO) | BARBATA (BERGAMO) | FONTANELLA (BERGAMO) | MISANO DI GERA D'ADDA (BERGAMO) | MOZZANICA (BERGAMO)
Provincia

Cremona

Date

Avvio: 02/02/2015

Conclusione: 30/11/2016

Ente capofila

Consorzio di Bonifica Dugali - Naviglio - Adda Serio Via Ponchielli, 5 - 26100 CREMONA (CR) LOMBARDIA

Importi

Budget progetto 280.000 €

Contributo Fondazione Cariplo 140.000 €

Partner
  • Provincia di Lodi
  • Provincia di Cremona
  • Parco Adda Sud
  • Università degli Studi di Pavia
Altri finanziatori
  • Ore lavoro dei dipendenti dei partner di progetto: Consorzio di Bonifica Dugali - Naviglio - Adda Sud |Provincia di Lodi | Provincia di Cremona | Parco Adda Sud | Università degli Studi di Pavia

Descrizione del progetto

Obiettivi

Il progetto è stato elaborato con l’obiettivo di migliorare e individuare nuove forme di connessione ecologica tra le aree protette tra il Parco Adda Sud e il Parco dell'Oglio Nord passando per il Parco del Serio e i PLIS del Tormo e dei Fontaniliconsiderando in prevalenza gli elementi ambientali e agro-ambientali già esistenti, trovando una adeguata corrispondenza con le realtà locali.Obiettivo del progetto è quello di individuare e migliorare nuove forme di connessione ecologica . Queste nuove forme di connessione (denominate maglia ecologica) devono trovare una loro articolazione attraverso la connessione degli innumerevoli fontanili presenti nell'area di studio. Per far ciò vengono individuate e dettagliate anche delle forme di gestione puntuali per i fontanili che verranno interessate dalla maglia ecologica. L’obiettivo che ha quindi animato il lavoro per lo svolgimento del progetto è stato quello di creare una “maglia ecologica” con sviluppo est-ovest, per consentire una maggiore connettività delle
diverse realtà a parco, identificabili come “nodi”. Ci si è quindi preposti di sviluppare tale maglia in
modo capillare attraverso il recupero e la connessione dei diversi fontanili, che a loro volta
assumono il ruolo di “stepping stone”, sfruttando la presenza degli elementi di rilevanza ambientale
esistenti.

Azioni

L'obiettivo di progetto si è riflesso  in termini pratici in due differenti strategie di azione:
1) la riqualificazione dei fontanili: l’individuazione delle più opportune soluzioni per la
gestione e riqualifica dei fontanili oggetto di indagine (Ia fase progettuale)
2) la creazione di connessioni ecologiche: ossia la creazione di forme, anche puntuali, di
correlazione ecologica finalizzate a garantire una connessione tra i diversi fontanili e
conseguentemente, tra i Parchi e PLIS interni all’area di indagine (IIa fase progettuale)

Le azioni messe in campo sono state:

  • Raccolta e messa a sistema della documentazione bibliografica sui fontanili e le realtà agroambientali di interesse;
  • Confronto e comunicazione con i diversi Enti preposti alla gestione del territorio oltre alle Università al fine di poter costruire un quadro di analisi quanto più esaustivo possibile e quindi approfondire le dinamiche di gestione del territorio;
  • Reperimento e analisi della documentazione pianificatoria: PGT, PTCP, PIF, Piano Ittico, PFVP, REP, RER, PPR, PTR...;
  • Predisposizione delle uscite sul campo sulla base dei censimenti preesistenti e dell’analisi di dettaglio della cartografia tecnica regionale e delle ortofotografie aeree;
  • Effettuazione di sopralluoghi sul campo per una valutazione puntale in merito allo stato di fatto dei diversi fontanili (rilievi floristici e faunistici, raccolta di dati idro-geologici e morfometrici. verifica delle vie di accesso per una agevole fruizione del fontanile, definizione degli interventi di gestione e/o recupero per i diversi fontanili);
  • Digitalizzazione dei dati raccolti ed elaborazioni cartografiche in ambiente GIS.
  • Compilazione della “scheda del fontanile”, una carta d’identità per ognuno dei fontanili censiti contenente inoltre delle linee di intervento puntuali che costituiscono una traccia per la redazione di progettualità volte alla gestione e al ripristino dei diversi fontanili.
  • Realizzazione di riprese fotografiche georeferenziate di dettaglio tramite drone, seguite oltre che dai soggetti portatori di interesse, anche dalla stampa locale;
  • Verifica del contesto di inserimento e analisi delle diverse realtà di margine esistenti (bordure di campi, incolti, prati permanenti, aree boscate residuali, siepi, filari, canali adduttori e di irrigazione) che constano l’articolazione di una maglia ecologica di connessione tra i diversi fontanili;
  • Individuazione di possibili corridoi esistenti e di elementi di connettività ecologica in senso est-ovest che possano dare origine a forme di connessione tra i fontanili in esame attraverso l’analisi della cartografia tematica;
  • Individuazione delle criticità di contesto e delle aree da de frammentare con indicazione di possibili soluzioni per garantire un’adeguata connettività ecologica tra i fontanili e le diverse aree parco;
  • Predisposizione di tavoli tecnici e di attività di concerto con le Amministrazioni Locali quali i Comuni coinvolti, le Associazioni Ambientaliste, le Associazioni e Federazioni di Agricoltori e individuazione degli eventuali incentivi per la preservazione dei fontanili da parte degli agricoltori locali.
Risultati

I risultati a cui il progetto ha condotto possono essere sintetizzati nei seguenti esiti:

  • la redazione di una scheda di analisi ad hoc per ogni fontanile censito e indagato e l’elaborazione di linee di intervento puntuali per la gestione dei fontanili che si configurano come uno studio di fattibilità per la riqualifica e in alcuni casi riattivazione degli stessi e che possono inoltre rappresentare un utile strumento in fase di pianificazione territoriale e per la richiesta di finanziamenti e opportunità economiche per il recupero dei fontanili
  • l’individuazione di una maglia ecologica che potrà garantire una sostenibile (anche dal punto di vista agronomico) gestione delle forme di connettività ecologica tra i diversi parchi e i diversi fontanili, creando, in tal modo, una reale opportunità di equilibrio tra gli espressi intendimenti urbanistici e agricoli a cui il territorio è vocato e le esigenze ecologiche locali e di sistema. Tale maglia potrà trovare una fattiva espressione sul territorio attraverso il suo recepimento anche negli strumenti di gestione per la pianificazione territoriale e la definizione delle reti ecologiche comunali

Valutazione complessiva del progetto

1) Una delle principali attività propedeutiche alle uscite sul campo per il censimento e l’analisi dei fontanili è stata, oltre alla raccolta e sistematizzazione di tutte le fonti e i dati bibliografici già esistenti a riguardo, la realizzazione della scheda di rilevamento, quella che è stata poi utilizzata durante il rilievo dei fontanili.

Per la sua elaborazione sono stati presi in considerazione tutti i parametri necessari per guidare la valutazione sullo stato ecologico di salute degli stessi. Gli aspetti quindi considerati per l’analisi dei fontanili sono stati: i dati morfometrici e morfologici; l’assetto botanico e vegetazionale; l’assetto faunistico; l’assetto geologico e idrogeologico; gli aspetti socio-fruitivi.

È stata una fase cruciale del lavoro in quanto è stato necessario creare una scheda facilmente utilizzabile in campo e adattabile a tutte le tipologie di contesto in cui un fontanile può essere inserito.

La scheda si è quindi rivelato uno strumento di analisi efficace ed indispensabile, che ha permesso di produrre una Scheda finale del fontanile univoca e tuttavia declinata e adattata a tutte le differenti reatà indagate

2) I sopralluoghi effettuati hanno permesso di censire un totale di 327 fontanili nell’area di indagine, utilizzando come base di partenza alcuni lavori preesistenti. In particolare, per la pianificazione delle uscite sul campo è stato essenzialmente utilizzato un lavoro svolto nel 2010 su scala Regionale: il progetto FonTe, integrato da numerosi altri lavori, come, per esempio, i dati derivanti dalla pubblicazione “I fontanili della Provincia di Cremona” e da quelli derivanti dal “Progetto di verifica degli aspetti naturalistici, paesaggistici e idrologici dei fontanili della pianura bergamasca, con formulazione di proposte gestionali finalizzate alla loro conservazione e valorizzazione”.

I sopralluoghi effettuati hanno permesso di aggiornare i dati esistenti, approfondire alcune tematiche, verificare la presenza dei fontanili segnati, o la loro eventuale disattivazione/interramento e segnalare la presenza di quelli non ancora mappati.

3) Per ognuno dei 327 fontanili mappati è stata redatta una scheda di analisi ad hoc la “Scheda del fontanile”.

Le Schede elaborate sono il risultato finale derivante dai sopralluoghi sul campo effettuati a più riprese (stagione primaverile-estiva e stagione autunnale-invernale) dall’intero team di lavoro. Sono quindi frutto di rilevi (naturalistici, geologici, botanici e faunistici) e di valutazioni successive che hanno preso in considerazione lo stato di salute di ogni fontanile e il relativo contesto di inserimento e che hanno portato all’individuazioni di indicazioni puntuali per la loro gestione e riqualificazione.

Infatti, alla luce dei dati rilevati e dello stato di salute valutato, all’interno di ogni scheda sono state redatte delle proposte di intervento concrete e puntuali da mettere in atto per la conservazione e il ripristino del fontanile, in base anche al tipo di valenza che esprime.

In sostanza quindi la scheda rappresenta una sorta di carta di identità del fontanile, che ordina al suo interno tutte le informazioni riguardanti il fontanile stesso e che si configura come un utile strumento per successivi sviluppi attuativi del progetto di fattibilità.

Per una facile consultazione delle schede è inoltre stato elaborato un testo di accompagnamento che si configura come una “Giuda alla lettura” della scheda, nella quale viene fornita una descrizione e interpretazione di ogni parametro inserito.

4) La seconda fase del progetto ha visto la realizzazione della  campagna dei sorvoli, tramite Aeromobili a Pilotaggio Remoto (APR), di 15 fontanili al fine di ottenere delle immagini dall’alto, finalizzate alla ripresa del suolo e delle caratteristiche morfologiche dei fontanili stessi.

Il risultato è stato  quello di ottenere, per i fontanili indagati, selezionati per le loro differenti caratteristiche quali test per l'applicazione della tecnologia in esame, un Digital Elevation Model (DEM) relativo al terreno, escludendo gli eventuali manufatti e/o specie vegetali al di sopra della nuda terra, nonché delle ortofotografie, di dettaglio, dei fontanili. Queste ultime, non rappresentano un semplice mosaico di immagini aeree ma una più completa e utile immagine (unione dei singoli fotogrammi di ripresa aerea o statica) corretta geometricamente secondo l'andamento del terreno (ossia il DEM).

5) Il lavoro svolto nella seconda fase del progetto ha portato all’individuazione di forme di correlazione ecologica atte a garantire una futura connessione tra i diversi fontanili e i Parchi e i PLIS interni all’area di indagine. Sono state inoltre fornite indicazioni sulle aree da de frammentare e le criticità su cui intervenire legate alle forme di connessione ecologica.

L’individuazione della maglia ecologica che potrà garantire una sostenibile (anche dal punto di vista agronomico) gestione delle forme di connettività ecologica tra i diversi parchi e i diversi fontanili, creando, in tal modo, una reale opportunità di equilibrio tra gli espressi intendimenti urbanistici e agricoli a cui il territorio è vocato e le esigenze ecologiche locali e di sistema. Tale maglia potrà trovare una fattiva espressione sul territorio attraverso il suo recepimento anche negli strumenti di gestione per la pianificazione territoriale e la definizione delle reti ecologiche comunali.

1) Durante i sopralluoghi è stata confermata l’estrema utilità dell’uso della scheda di campo precedentemente redatta, che ha permesso di analizzare con un approccio univoco tutte le possibili realtà incontrate in variegati contesti territoriali. Tuttavia prima di arrivare ad una scheda di campo definitiva, è stato necessario “testarla” su diverse tipologie di fontanili immersi in contesti differenti e revisionare la prima bozza della scheda durante i mesi iniziali di lavoro (maggio e giugno). Non si nega quindi che la stessa possa essere ancora perfezionata, cosa che non è stato possibile fare durante il progetto in quanto ad un certo punto si è dovuto inevitabilmente decidere di non modificarla più per dare l’avvio alla vera e propria fase di sopralluoghi e analisi dei fontanili

 2) I dati di partenza hanno permesso di pianificare al meglio le uscite, in modo da ottimizzare al massimo i tempi e le risorse a disposizione, vista anche la vastità dell’area da indagare (356 kmq)

Tuttavia proprio per le grandi superfici interessate è stato necessario organizzare più tornate di sopralluoghi (non preventivate inizialmente) nel periodo invernale fondamentalmente per due motivi:

  • per rilevare quei fontanili che nel periodo estivo era staot impossibile raggiungere
  • per cogliere eventuali modifiche nello stato di attività del fontanile, nell’assetto faunistico e botanico correlati alla stagionalità e negli eventuali interventi gestionali effettuati

3) Tra i punti di forza della metodologia applicata si possono elencare i seguenti elementi:

  • I dati raccolti all’interno delle schede di campo durante i sopralluoghi sono stati riportati all’interno di tabelle Excel che sono servite come base per l’elaborazione della “Scheda del fontanile” redatta per ognuno dei fontanili censiti. La trasposizione dei dati all’interno di fogli di calcolo digitali si è rilevato un utile passaggio sia per quanto riguarda la gestione del dato e la sua messa a sistema sia per la possibilità di elaborarlo in fasi successive.
  • I dati cartografici relativi alla localizzazione di  tutti i fontanili censiti sono stati digitalizzati ed elaborati in ambiente GIS in modo da creare un date base informatico in coordinate WGS84 al fine di ottenere una restituzione cartografica della mappatura oltre che contenere tutte le informazioni relative alle caratteristiche idrologiche e naturalistiche e allo stato di gestione e manutenzione dei fontanili rilevate sul campo e presenti in modo più dettagliato all’interno della Scheda del fontanile.

Si fa tuttavia presente che, per quanto riguarda le Schede, queste sono state redatte per i fontanili ancora attualmente esistenti o effettivamente raggiungibili. Non è invece stata redatta la scheda per quei fontanili che si è ritenuto estinti o talvolta razionalizzati all’interno della rete irrigua e quindi non più considerabili tali. Allo stesso modo non è stata redatta una scheda per quei fontanili per cui non è stato possibile raggiungere direttamente la testa del fontanile e per i quali si avrebbero dati desunti in modo indiretto. Ci si riferisce in particolare ai fontanili del Comune di Zelo Buon Persico, i quali sono stati censiti e mappati ma non è stata redatta la relativa scheda.

4) L’utilizzo del drone nell’ambito del progetto ha rappresentato una sperimentazione aggiuntiva che si è voluta testare per valutare la possibilità, la difficoltà e l'utilità dell’utilizzo del drone per ottenere immagini ortorettificate di dettaglio dei fontanili.

Per tutti i fontanili, si sono ottenute immagini aeree di dettaglio, di precisione anche centimentrica, e il loro DEM, di precisione metrica.

La sperimentazione ha evidenziato come la tecnologia e le tecniche utilizzate presentino ancora alcune carenze e lacune per l'ottenimento di un dato soddisfacente per la rappresentazione tridimensionale del fontanile con fini operativi.

Nel dettaglio, le tecniche utilizzate, hanno prodotto risultati di sicuro interesse dal punto di vista informativo, ma non esaustivi per un loro utilizzo operativo nell'ambito di interventi sui fontanili.

In sintesi, le tecniche esistenti possono anche permettere il raggiungimento di risultati più complessi e completi ma a seguito di un dispendio economico (per attrezzature, per indagini sul campo e per post processamento) e temporale non giustificabili per la tipologia di risultati attesi, soprattutto confrontandole con operazioni di rilievo più ordinarie (rilievo con stazione totale).

90% EFFICACIA
degli
interventi

Output

Studi di fattibilità per la realizzazione dei corridoi ecologici
  • realizzazione di una scheda di campo univoca 1 Numero di schede di campo usate come traccia durante i sopralluoghi Censimento fontanili 327 Numero fontanili Scheda del Fontanile 327 numero di schede redatte Immagini georiferite 15 fontanili sorvolati con drone Individuazione della maglia ecologica 86 Numero di Tavole cartografiche elaborate Dati vettoriali (WGS84 UTM32N) 4 di interesse finale shapefile (e geojSon)

Contatti

Ente capofila

Consorzio di Bonifica Dugali - Naviglio - Adda Serio Via Ponchielli, 5 - 26100 CREMONA (CR) LOMBARDIA

http://www.dunas.it/

agraria@dunas.it

Partner
  • Provincia di Lodi
  • Provincia di Cremona
  • Parco Adda Sud
  • Università degli Studi di Pavia

Mappa degli interventi

Livelli in mappa















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