VOLARE. ValOrizzare il fiume Lambro nella Rete Ecologica Regionale
Informazioni
Dati generali
Titolo
VOLARE. ValOrizzare il fiume Lambro nella Rete Ecologica Regionale
Localizzazione
- SAN DONATO MILANESE (MILANO) | MELEGNANO (MILANO) | SAN GIULIANO MILANESE (MILANO)
Provincia
Milano
Date
Avvio: 15/01/2015
Conclusione: 31/12/2016
Ente capofila
Comune di San Giuliano Milanese Via De Nicola, N. 2 - 20098 SAN GIULIANO MILANESE (MI) LOMBARDIA
Importi
Budget progetto 166.000 €
Contributo Fondazione Cariplo 90.000 €
Partner
- INU - Istituto Nazionale di Urbanistica
- Legambiente Lombardia Onlus
- Comune San Donato Milanese
- Comune di Melegnano
Descrizione del progetto
Obiettivi
Obiettivo prioritario del progetto è stata la redazione di uno studio di fattibilità relativo alla connessione ecologica del territorio e del sistema delle acque del Lambro a sud della metropoli milanese fra i comuni di San Donato M.se e Melegnano, riferendosi tuttavia ad un territorio di indagine ben più ampio che ha incluso numerosi comuni limitrofi con le medesime problematiche e criticità. La costruzione di un progetto di connessione ecologica in questo contesto territoriale ha costituito una sfida particolarmente impegnativa a causa dell’elevata frammentazione del territorio rurale e della connettività acquatica dovute sia alla presenza di importanti infrastrutture (esistenti e in progetto) sia alla densità delle agglomerazioni urbane. La continuità del sistema idrico è inoltre messa a rischio dalla presenza di traverse, dighe, e centraline per la produzione di energia idroelettrica che hanno “irrigidito” ulteriormente i corsi d’acqua determinando effetti negativi agli ambienti ecotonali e ripariali che risultano severamente limitati dalla forte artificializzazione delle sponde. Inoltre, la presenza di “barriere chimiche” dovute ai diffusi fenomeni di inquinamento dei corsi d’acqua hanno reso inospitali gran parte delle acque per le specie, coinvolgendo anche per quelle minimamente esigenti sotto il profilo ecologico. L’elevato livello di inquinamento da sostanze chimiche e gli apporti eutrofizzanti che interessano il fiume, le rogge tributarie e derivate, nonchè le fasce riparie sono una delle cause principali della banalizzazione dell'assetto vegetazionale delle sponde.
Ciononostante, il progetto ha definito azioni di miglioramento dell’assetto ecologico complessivo considerando il fiume Lambro come un corso d’acqua in fase di progressivo risanamento. Il territorio a valle di Milano conserva infatti un notevole potenziale ecologico e paesaggistico, legato alla presenza di spazi rurali relativamente estesi ancorché impoveriti dalle pratiche agricole intensive praticatevi. L’obiettivo del progetto è dunque quello di predisporre le condizioni affinché la valle fluviale possa sviluppare, entro tempi ragionevolmente limitati, le potenzialità che le sono proprie, anche in coerenza con le previsioni dei piani urbanistici e territoriali (PTR, PTCP, Piano del Parco Agricolo Sud Milano). Gli interventi previsti nello Studio hanno l’obiettivo dichiarato di contribuire ad assicurare il mantenimento dell’ecosistema fluviale e ad aumentare la connettività ecologica attraverso corridoi e varchi terrestri, rimuovendo gli ostacoli e le strozzature per la diffusione delle specie anche in ambiente acquatico, ma anche determinando condizioni di maggior resilienza del sistema in particolare per quanto riguarda l'insieme dei corsi d'acqua e degli ambiti delle relative pertinenze ecologiche.
Nelle azioni che il progetto ha sviluppato si tengono validi i seguenti obiettivi:
mantenimento e aumento della pervietà e funzionalità delle connessioni riferite alla diffusione di fauna e flora terrestre,
prevenzione dell'ingresso e della diffusione di specie esotiche invasive attraverso misure gestionali volte a consolidare gli ambienti di vegetazione spontanea e forestale, specialmente nelle fasce ecotonali,
infrastrutturazione ecologica del paesaggio agrario, con particolare riferimento agli interventi di rinaturazione e miglioramento ambientale in grado di consolidare gli assetti e le dimensioni delle aree naturali di rifugio per specie sensibili,
rimozione o ridisegno, ove possibile e compatibile con le esigenze di sicurezza, degli ostacoli fisici alla continuità ecologica dei corsi d'acqua e delle relative pertinenze idrauliche, in senso longitudinale (briglie, traverse) e trasversale (ripristino e rimodellazione delle sponde naturali e delle successioni vegetazionali di affrancamento dall'acqua),
valutazione, mantenimento e, laddove possibile, miglioramento della qualità ecologica delle acque del reticolo idrico comunicante con il Lambro, ai fini del mantenimento di tratti di corsi d'acqua quali aree rifugio idonee ad accogliere ed accrescere popolamenti faunistici e vegetazionali ecologicamente esigenti,
coinvolgimento di attori locali, realtà associative e imprese agricole nella realizzazione di interventi di rinaturazione e nella successiva manutenzione e gestione delle aree interessate
Azioni
Il progetto è stato articolato in tre differenti campi d’azione:
Azione 1: analisi del contesto territoriale in particolare sotto il profilo ambientale;
Azione 2: comunicazione, informazione e partecipazione;
Azione 3: definizione e presentazione di progettazioni atte a risolvere la frammentazione del territorio.
Risultati
Azione 1 – Conoscenza e interpretazione: definizione delle fattibilità e delle priorità di deframmentazione ecologica nella valle del Lambro.
Il quadro conoscitivo elaborato durante la prima fase di progetto si compone di una serie di tavole cartografiche di inquadramento e di approfondimento analitico su temi differenti di indagine. L’area oggetto di analisi è stata estesa oltre i 3 Comuni partner, fino a comprendere in totale 10 Comuni ovvero: San Giuliano M.se, San Donato M.se, Melegnano, Milano, Peschiera Borromeo, Mediglia, Colturano, Dresano, Vizzolo Predabissi, Cerro al Lambro. L’estensione territoriale del contesto di studio si è ritenuta necessaria al fine di comprendere su scala vasta i fenomeni insediativi, ambientali ed ecologici in atto e di progettare interventi che possano avere ricadute territoriali di più ampio respiro.
Il quadro conoscitivo è articolato come segue:
Tavola 1 Inquadramento territoriale
Tavola 2 Reticolo idrografico
Tavola 3 Sistema delle aree naturali protette
Tavola 4 Rete Ecologica Regionale
Tavola 5a Uso del suolo
Tavola 5b Variazioni d'uso del suolo
Tavola 6 Superfici impermeabilizzate
Tavola 7 Previsioni urbanizzative
Tavola 8 Sistema infrastrutturale
Tavola 9a Capacità d'uso dei suoli
Tavola 9b Capacità protettiva dei suoli nei confronti delle acque sotterranee
Tavola 9c Capacità protettiva dei suoli nei confronti delle acque superficiali
Tavola 9d Capacità naturalistica
Tavola 9e Qualità multisistemica dei suoli
Tavola 10 Elementi di debolezza e minaccia
Tavola 11 Ambiti della fruizione
Tavola 12 Elementi della Rete Ecologica Comunale
Azione 2. Comunicazione, partecipazione e volontariato
Il processo partecipativo e di condivisione che ha affiancato l’elaborazione dello studio è stato improntato sulla flessibilità d’azione. L’obiettivo, oltre a presentare il progetto, è stato quello di raccogliere informazioni puntuali sugli interventi e le progettualità in corso e sulle previsioni future degli strumenti di pianificazione, nella fattispecie, nel caso delle pubbliche amministrazioni, sui desiderata e sulle criticità. In quest’ottica il progetto, proprio nella sua dimensione di sintesi delle numerose esperienze e azioni in atto sul territorio, ha voluto porsi anche come strumento utile a creare il contesto culturale capace di generare azioni di promozione dell’attivazione e uso di strumenti specifici, creando le condizioni perché si attivino processi di azione partecipata.
Legambiente Lombardia, in collaborazione con i partner di progetto, ha avuto il ruolo di gestire il percorso di informazione, comunicazione, partecipazione e attivazione della società civile nell’ambito del progetto. In una prima fase ha cercato di attivare un’ampia discussione sul concetto di rete ecologica e di connessione, attraverso momenti pubblici per riavvicinare la comunità al fiume. Ciò ha permesso anche di far emergere dagli stakeholders locali esigenze, idee e possibilità di valorizzazione, criticità del territorio e condivisione degli interventi proposti. Nel corso delle attività sono stati coinvolti amministrazioni, enti pubblici e privati e altri attori locali che da anni si occupano di proteggere e valorizzare il territorio.
Sono stati realizzati diversi eventi, il Laboratorio "Biodiversamente", il Questionario di strada...
Azione 3
Il progetto ha interagito inoltre con altre iniziative generate dal territorio (Festa dell’Albero a Vizzolo Predabissi) o legate ad occasioni ufficiali di promozione delle progettualità di bacino e sul territorio regionale (Tavolo Regionale e Nazionale dei Contratti di Fiume, Networking dei progetti di connessione ecologica di Fondazione Cariplo, incontro del Contratto di Fiume Lambro a Lodi e seminario di lavoro sulla roggia Vettabbia a Milano).
Fra le priorità del gruppo di progetto vi è stato lo scambio informativo con enti, amministrazioni ed istituzioni che lavorano a vario titolo in questo territorio
Contatti
Ente capofila
Comune di San Giuliano Milanese Via De Nicola, N. 2 - 20098 SAN GIULIANO MILANESE (MI) LOMBARDIA
Partner
- INU - Istituto Nazionale di Urbanistica
- Legambiente Lombardia Onlus
- Comune San Donato Milanese
- Comune di Melegnano
Mappa degli interventi
Nessun intervento georeferenziato per questo progetto.
Galleria
Nessuna immagine caricata per questo progetto.
Allegati
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