Insetti Pronubi: mezzi di connessione e diffusione di specie vegetali rare ed endemiche del Parco Regionale della Grigna Settentrionale
Informazioni
Dati generali
Titolo
Insetti Pronubi: mezzi di connessione e diffusione di specie vegetali rare ed endemiche del Parco Regionale della Grigna Settentrionale
Localizzazione
- ESINO LARIO (LC)
- PASTURO (LC)
- CASSINA VALSASSINA (LC)
- PREMANA (LC)
Provincia
Lecco
Date
Avvio: 01/11/2009
Conclusione: 31/10/2011
Ente capofila
Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera Via Fornace Merlo , 2 - 23816 BARZIO (LC) ITALIA
Importi
Budget progetto 164.702 €
Contributo Fondazione Cariplo 89.800 €
Partner
- Gruppo Botanofilo Comense "Giuseppe Comolli"
- Università di Milano-Bicocca
Descrizione del progetto
Obiettivi
Gli obiettivi sono: - favorire la diffusione ed il rafforzamento delle specie vegetali endemiche e minacciate; - ridurre l’isolamento riproduttivo delle piante endemiche favorendo l’allogamia; - sviluppare sistemi molecolari per la tracciabilità del polline delle diverse specie al fine di poter valutare l’efficienza di connettività; - sperimentare in aree pilota un sistema di gestione del Parco basato sullo sfruttamento delle attività apicole come elementi di connettività territoriale; - coinvolgere le associazioni di apicoltori nella pianificazione del territorio fornendo direttive sulla distribuzione delle specie endemiche, periodi di fioritura e supporto logistico; - divulgare i risultati ottenuti (sito web, opuscolo, convegni); - realizzare sentieri natura che permettano la diffusione delle conoscenze della diversità floristica del parco della Grigna.
Azioni
Le azioni di progetto sono: - analisi dell’habitat, mappatura degli endemismi, stima della ricchezza floristica e dell’isolamento geografico tra popolazioni, analisi della diversità genetica; - identificazione delle criticità di connessione, eliminazione di eventuali barriere, interventi di contenimento del bosco che chiude le aree prative; - individuazione delle aree per il posizionamento delle arnie, raccolta periodica del polline, stima del ruolo delle api come sistemi di connessione; - analisi della diversità floristica-genetica dopo il I° e II° anno di progetto; - coinvolgimento degli apicoltori nelle attività di sperimentazione e nella pianificazione del territorio; - attività di sensibilizzazione dei fruitori del parco sul problema della continuità ecologica e salvaguardia della biodiversità.
Risultati
I risultati sono: - identificazione delle specie rare ed endemiche; - identificazione e rimozione eventuali elementi che impediscono o riducono la connettività, e loro mappatura territoriale; - incrementazione la ricchezza genetica e quindi la biodiversità delle popolazioni vegetali; - rafforzamento delle specie floristiche minacciate; - mettere a punto sistemi di caratterizzazione molecolare del polline; - valutare il ruolo dei pronubi ed in particolare delle api come mezzi di connessione tra popolamenti isolati; - sperimentare un sistema di gestione dei Siti Natura 2000 che attraverso attività di apicoltura incrementi il valore floristico del territorio; - sviluppare attività produttive di prodotti apicoli compatibili con la salvaguardia della biodiversità del territorio; - disseminare i risultati al fine di esportare il modello gestionale.
Valutazione complessiva del progetto
Il progetto ha consentito di: - Salvaguardare un habitat di importanza prioritaria quale quello delle praterie alpine del parco regionale della Grigna Settentrionale; - Implementare la diversità biologica delle specie floristiche non solo in termini di specie ma soprattutto genetica favorendo l’incrocio fra piante diverse della stessa specie e riducendo l’isolamento geografico e genetico; - Valorizzare il prodotto tipico locale, il miele, attraverso la sua caratterizzazione, con l’utilizzo di tecniche scientifiche d’avanguardia; - Programmare una serie di azioni finalizzate ad uno sviluppo eco-compatibile del territorio ed al coinvolgimento degli abitanti, dei fruitori del parco e degli apicoltori. Questi interventi dovranno non solo favorire, ma mantenere la continuità ecologica tra le aree e incrementare quindi la ricchezza biologica; - Implementare la fruibilità del parco nel rispetto della diversità biologica.
Il presente progetto ha inoltre obiettivi a medio e lungo termine che sono così sintetizzabili: - Sperimentare un modello di gestione del parco ed in particolare dell’area di interesse de progetto da poter estendere ad altre realtà con problematiche affini. - Evidenziare e valutare aree che necessitano di ripristino, rafforzamento e reintroduzione. Questo permetterà di eseguire specifici interventi di reintroduzione - Creare dei network tra la comunità montana e le differenti tipologie di fruitori dell’area parco; dagli apicoltori agli appassionati naturalisti. Ciò permetterà una maggiore salvaguardia del territorio che diviene un bene comune condiviso. - Considerando la crescente preoccupazione relativa al diffondersi di patologie legate alle api (una su tutte la recente sindrome di spopolamento degli alveari), il presente progetto potrà da un lato incrementare la diffusione di questi insetti e dall’altro fornire basi di partenza per monitorare la diffusione di componenti patogene (batteri e virus) e parassitarie (in primis l'acaro Varroa destructor) legate direttamente alle popolazioni di api introdotte nel parco.
90%
EFFICACIA
degli
interventi
Contatti
Ente capofila
Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera Via Fornace Merlo , 2 - 23816 BARZIO (LC) ITALIA
Partner
- Gruppo Botanofilo Comense "Giuseppe Comolli"
- Università di Milano-Bicocca
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Mappa degli interventi
Allegati
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