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Progetto di riqualificazione fluviale del fiume Cherio in Val Cavallina

Informazioni

Dati generali

Bando

Tutelare la qualità delle acque (2009)

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Titolo

Progetto di riqualificazione fluviale del fiume Cherio in Val Cavallina

Localizzazione
  • Borgo di Terzo, Entratico, Luzzana, Trescore Balneario e Zandobbio
Provincia

Bergamo

Date

Avvio: 15/03/2010

Conclusione: 15/03/2011

Ente capofila

Consorzio Servizi Val Cavallina Via don Zinetti, 1 - 24060 CASAZZA (BG) LOMBARDIA

Importi

Budget progetto 1.000.000 €

Contributo Fondazione Cariplo 576.000 €

Partner
  • Agenzia Interregionale per il fiume Po (AiPo)
Altri finanziatori
  • Agenzia Interregionale per il fiume Po (AiPo)

Descrizione del progetto

Obiettivi

Il progetto si pone come obiettivo principale il recupero del fiume a condizioni ottimali di equilibrio fra il corso d’acqua e l’intorno, generando contestualmente un miglioramento anche del paesaggio di fondovalle e quindi nuova attenzione da parte delle popolazioni e delle amministrazioni locali, nonchè nuove possibilità di fruibilità. Gli obiettivi specifici sono:

-  miglioramento della qualità dell’acqua grazie alla maggiore ombra sull’alveo e agli scambi anaerobici con le radici degli alberi delle fasce tampone;

- aumento qualitativo e quantitativo della fauna ittica;

- aumento qualitativo e quantitativo dell’avifauna;

- rafforzamento del corridoio ecologico principale;

- miglioramento del paesaggio del fondovalle ricostituendo il corredo vegetale del fiume (diffusione di specie autoctone quali l’ontano, l’acero, la farnia, ecc. limitando la diffusione di specie alloctone più invasive quali la Robinia e la Rejnoutria japonica);

- miglioramento strutturale delle difese spondali in alcuni tratti in fase di collasso.

Azioni

Il progetto prevede di riqualificare alcuni tratti del fiume Cherio, individuati nell'elenco degli interventi emersi dallo studio di bacino precedentemente citato e selezionati - a parità di efficacia di riqualificazione - per il maggiore impatto paesaggistico. In particolare vengono individuati tre tratti di fiume che, in anni diversi, hanno subito pesanti opere di cementificazione, stravolgendo non solo il paesaggio fluviale, ma anche quello vallivo. Le tipologie d’intervento utilizzate per quanto attiene la rinaturalizzazione spondale sono due: la prima prevede il disfacimento delle scogliere di cemento e la formazione di una copertura vegetale diffusa capace di restituire essenze arboree e cespugliose al fiume. La seconda prevede il disfacimento della scogliera esistente e la ricostituzione con forme più naturali e inserendo essenze arboree e arbustive capaci di consolidare e ricostituire il corredo vegetale del corso d’acqua. Il progetto prevede anche fasi di monitoraggio dei lavori eseguiti, capaci di analizzare criticamente le opere, i risultati e la trasformazione nel tempo delle opere e attività divulgative (tra cui un convegno).

Risultati

Dal progetto ci si attende l'avvio di un processo di riqualificazione che nel lungo periodo coinvolgerà tutta l'asta fluviale. Nel breve periodo verranno realizzati i primi interventi di rinaturalizzazione di alcune sponde, con la ricostituzione di alcune fasce fluviali e della fauna locale.

Valutazione complessiva del progetto

Il progetto di rinaturalizzazione delle sponde e dell'alveo ha conseguito buoni risultati, permettendo anche di sperimentare tecniche di intervento differenti sugli argini artificiali preesistenti e sulle parti pavimentate in alveo. I monitoraggi eseguiti hanno dimostrato una generale tenuta delle tecniche di rinaturalizzazione implementate e una trasformazione in positivo dell'alveo, con nuova e ricca vegetazione ripariale in sostituzione delle sponde aride e geometriche estranee al contesto fluviale. In generale i lavori di rinaturalizzazione implementati diverranno sempre più significativi e contestualizzati grazie all'attecchimento e alla crescita della vegetazione ripariale e grazie a madre natura che ha diversificato e implementato/selezionato nuova vegetazione arricchendo ulteriormente  il paesaggio del fiume Cherio. 

ll progetto di rinaturalizzazione fluviale si confronta appunto con il fiume che è un elemento vivo in continua trasformazione e soggetto a magre e piene improvvise. Pertanto, nelle fasi di esecuzione e nelle fasi immediatamente successive agli impianti non bisogna subire livelli di piena importanti altrimenti si rischia la perdita di tutto o in parte i lavori di rinaturalizzazione eseguiti.

I punti di forza del progetto sono appunto la trasformazione di un fiume-canale con sezioni trapezoidali in un corso d'acqua dove gli elementi artificiali sono via via eliminati, gli arbusti invasivi o alloctoni eliminati, restituendo in contesti seppur molto antropizzati, una nuova immagine e quindi un incremento di biodiversità verificato con la presenza di nuova avifauna ripariale da tempo non presente (vedi ad esempio il Merlo Acquaiolo). Sponde più naturali, più ombra sul fiume, un letto di alveo più diversificato, ecc. hanno contribuito ad incrementare la fauna minore e l'ittiofauna  e quindi migliorare l'ecosistema nel suo complesso e nel contempo un virtuoso processo di demineralizzazione importante delle sponde e dell'alveo in generale.

80% EFFICACIA
degli
interventi

Output

Interventi di riqualificazione fluviale o lacustre/ripristino degli ambienti acquatici superficiali
  • Numero di sponde riqualificate/consolidate 2
  • Estensione totale delle sponde riqualificate/consolidate 32.000 m2

Contatti

Ente capofila

Consorzio Servizi Val Cavallina Via don Zinetti, 1 - 24060 CASAZZA (BG) LOMBARDIA

http://consorzioservizi.valcavallina.bg.it

info@consorzioservizi.valcavallina.bg.it

Partner
  • Agenzia Interregionale per il fiume Po (AiPo)

Mappa degli interventi

Nessun intervento georeferenziato per questo progetto.

Allegati

Nessun allegato caricato per questo progetto.

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