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Riqualificazione idromorfologica ed ecologica del fiume Ticino e delle sue aree umide golenali nel tratto in Comune di Pavia

Informazioni

Dati generali

Bando

Tutelare la qualità delle acque (2010)

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Titolo

Riqualificazione idromorfologica ed ecologica del fiume Ticino e delle sue aree umide golenali nel tratto in Comune di Pavia

Localizzazione
  • PAVIA (PAVIA)
Provincia

Pavia

Date

Avvio: 01/02/2011

Conclusione: 31/01/2014

Ente capofila

Comune di Pavia Piazza Municipo, 2 - 27100 PAVIA (PV) ITALIA

Importi

Budget progetto 1.100.000 €

Contributo Fondazione Cariplo 424.000 €

Partner
  • Provincia di Varese
  • Repubblica e Cantone Ticino

Descrizione del progetto

Obiettivi

L’obiettivo primario è il ripristino della funzionalità ecologica negli ambienti umidi laterali fluviali pavesi, in modo da sfruttarne la naturale capacità autodepurativa ai fini di rafforzare il sistema tampone attorno all’asta fluviale e contribuire al miglioramento della qualità delle acque del fiume Ticino. In alcuni casi verrà valutata la possibilità di utilizzarre tali ecosistemi come trattamento terziario di acque reflue, ai fini di un eventuale utilizzo irriguo.Attraverso il recupero del corteggio floristico-vegetazionale tipico, ormai in via di rarefazione lungo tutta l’asta fluviale, il progetto mira anche a migliorare la sostenibilità ambientale, aumentare la fruibilità da parte della comunità e valorizzare la percezione paesaggistica.In questo contesto si inserisce anche il rafforzamento della Rete Ecologica Regionale (D.g.r. n. 8/8515 del 26 novembre 2008), per la quale il fiume Ticino rappresenta un fondamentale, e insostituibile, corridoio ecologico primario.

Azioni

Il Progetto si è articolato nelle seguenti azioni:
1. STUDI PRELIMINARI: la scelta delle aree umide da sottoporre al progetto di riqualificazione è stata effettuata dopo un’accurata indagine preliminare che ha previsto un censimento delle aree umide laterali del fiume Ticino. Il censimento è stato condotto al fine di ottenere una caratterizzazione ecologica, morfologica e paesaggistica con lo scopo di valutare le aree su cui indirizzare prioritariamente gli interventi
2. SISTEMAZIONE E RINATURAZIONE DELLE SPONDE FLUVIALI PRINCIPALI: è stata effettuata una riqualificazione dell’assetto idromorfologico complessivo mediante interventi sull’asta fluviale principale del fiume Ticino e rinaturazione di alcune opere idrauliche esistenti.
3. ACQUISTO DI TERRENI E AREE VERDI: è in corso l'acquisto da parte del Comune di due terreni censiti al N.C.T. di Pavia Foglio 6 mappale 1216 e mappale 1217 di proprietà della Fondazione Policlinico San Matteo (Lanca San Lanfranco)
4. SISTEMAZIONI MORFOLOGICHE E RIQUALIFICAZIONE DELLA VEGETAZIONE RIPARIA NELLE LANCHE: l'azione ha previsto lavori eseguiti presso la Lanca di San Lanfranco (rivitalizzazione e riqualificazione dell’ambiente umido esistente, dando origine ad un’area di fitodepurazione naturale attraverso la creazione di un ecosistema filtro in uscita, che permetta il potenziale miglioramento della qualità delle acque eriqualificazione dell’area spondale e perifluviale della lanca) e presso la Lanca Baia del Re (creazione di zone umide e
miglioramento della funzionalità del canneto)
5. MONITORAGGIO: azione volta a determinare l'efficacia dei lavori eseguiti e i risultati sull'ecosistema
6. PROMOZIONE DEL PROGETTO: le strategie di promozione del progetto hanno previsto diversi step e alcuni eventi per il coinvolgimento di diverse fasce di stakeholder, dai tecnici che operano abitualmente nel settore e nelle zone di progetto, al grande pubblico, agli studenti delle scuole

Risultati

La realizzazione degli interventi consentirà di migliorare le condizioni ecologiche, chimiche, biologiche e idromorfologiche del tratto pavese del fiume Ticino, rappresentato dall’asta principale e dal ricco sistema di ambienti umidi laterali, in parte restituiti alla loro funzionalità naturale. Gli interventi di consolidamento spondale e di miglioramento dell’assetto idraulico vanno, inoltre, a garantire una maggiore stabilità delle aree umide riqualificate. Nel contempo una adeguata rinaturazione dei medesimi garantirà il buon inserimento nel sistema fiume, sia da un punto di vista ecologico che paesaggistico. In tal modo il progetto comporterà la rivitalizzazione di un’importante 'stepping stone' nell’ambito della Rete Ecologica della Pianura Padana, in particolare in riferimento ai corridoi rappresentati da fiumi e torrenti appenninici e dal fiume Po e Ticino.

Valutazione complessiva del progetto

Il progetto prevedeva interventi di riqualificazione ambientale in alcune lanche del territorio periurbano pavese ma i risultati delle analisi dei sedimenti hanno sostanzialmente costretto a focalizzare gli interventi su due realtà molto differenti seppure indubbiamente di notevole impatto: da un lato la lanca di San Lanfranco, più spiccatamente urbana in quanto parallela al corso del fiume Ticino e posta contro il terrazzo fluviale sul quale si affaccia il monastero di San Lanfranco; dall'altro la lanca della Baia del Re, ormai asciutta da alcuni decenni per l'abbassamento della falda superficiale e ora restituita alla sua piena funzionalità ecologica.

Lanca di San Lanfranco - La principale criticità è tuttora rappresentata dalla presenza di una scolmatore di piena dell'impianto di collettamento fognario che frequentemente è attivo anche in condizioni di tempo asciutto, probabilmente a causa di un sovraccarico idraulico venutosi a creare nel tempo in conseguenza dell'espansione urbana. Questa condizione arreca un certo degrado alla lanca che, trovandosi vicino alle abitazioni ed alla pista ciclo pedonale può compromettere una buona percezione del luogo.Sono in corso tuttavia degli interventi da parte del Comune (che ha procedura di acquisizione dell'area in corso) che lasciano prevedere miglioramenti. Gli interventi eseguiti hanno migliorato la fascia vegetata tampone fra la lanca e il fiume e lungo la sponda destra della lanca; anche se gli impianti, soprattutto quelli spondali, non hanno avuto il pieno successo atteso è prevedibile che si rileverà un miglioramento nel medio periodo. L'impianto di Phragmites, eseguito nella porzione terminale della lanca a ridosso del piccolo emissario con funzione autodepurativa, fa registrare uno scarso attecchimento ma è verosimile che nel medio periodo le poche piante attecchite possano espandersi per moltiplicazione vegetativa e invadere la porzione di bacino più bassa, recuperando la funzione depurativa volta a tutelare il recettore finale, cioè il Ticino. Sarà compito dell’Ente locale sostenere e rinforzare i miglioramenti già rilevabili per tutelare il già fatto.

 

Baia del Re - In questo caso il risultato più importante è costituito dalla riattivazione della lanca stessa, con l'escavazione del fondo fino al raggiungimento della falda e il reimpianto delle zolle di cannuccia palustre, che ha avuto pieno successo; qui gli impianti vegetali sono ben riusciti lungo le sponde e all'interno del bacino, con risultati di gran lunga superiori rispetto agli esiti della semina di erbacee e agli impianti arbustivo-arbore, che sono stati condizionati dalla lunga siccità estiva , creando criticità anche sul terreno grossolano riportato dallo scavo . Considerato il forte potenziale vegetazionale dell'area è tuttavia ragionevole attendersi che si avrà una colonizzazione spontanea a medio termine ( 4-5 anni ) capace di colmare le lacune ora presenti. Lo specchio d'acqua di nuova formazione, invece, ha già una piena funzionalità, potenziata anche da una colonizzazione spontanea molto intensa, ancorché inattesa; pertanto è ragionevole attendersi che, sin d'ora per questa lanca, su un arco temporale più esteso per la lanca di San Lanfranco, questi bacini tornino a svolgere, fra gli altri, la funzione tampone degli impatti antropici tipica di questi ecosistemi marginali fluviali.

I punti di forza sono principalmente legati alla collocazione periurbana delle lanche oggetto di intervento, in quanto inserite in contesti di intensa fruizione locale. Nel caso della Baia del Re, inserita in un contesto che negli scorsi anni è stato interessato da altri interventi di riqualificazione, l'aspetto emergente più evidente è il recupero dello specchio d'acqua. La debolezza più importante è rappresentata certamente dalla tempistica, che ha determinato uno sfasamento delle fasi di indagini previste (preliminari, ini itinere e post-progetto) per le quali era previsto il supporto di personale con borse di studio erogate dal partner Università di Pavia. Ciò ha determinato l'esaurimento precoce delle risorse finanziarie stabilite a priori nel progetto , supplito dal lavoro aggiuntivo del personale strutturato, non rendicontato. Infine, un aspetto di debolezza è certamente legato alla difficile gestione degli aspetti burocratici.

70% EFFICACIA
degli
interventi

Output

Interventi di riqualificazione fluviale o lacustre/ripristino degli ambienti acquatici superficiali
  • Numero di rami fluviali riattivati/riqualificati 3
  • Estensione totale rami fluviali riattivati/riqualificati 12.700 m
  • Numero di lanche riattivate/riqualificate 2
  • Estensione totale delle lanche riattivate/riqualificate 22.700 m2

Contatti

Ente capofila

Comune di Pavia Piazza Municipo, 2 - 27100 PAVIA (PV) ITALIA

https://www.comune.pv.it/site/home.html

ambiente@comune.pv.it

Partner
  • Provincia di Varese
  • Repubblica e Cantone Ticino

Mappa degli interventi

Livelli in mappa















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Contributo 352.000 €

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Budget 1.000.000 €

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Contributo 500.000 €

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