"Milano città di campagna. La valle del Ticinello"
Informazioni
Dati generali
Titolo
"Milano città di campagna. La valle del Ticinello"
Localizzazione
- MILANO (MILANO)
Provincia
Milano
Date
Avvio: 01/10/2012
Conclusione: 30/09/2015
Ente capofila
Comune di Milano Piazza Scala, 1 - 20121 MILANO (MI) LOMBARDIA
Importi
Budget progetto 1.070.033 €
Contributo Fondazione Cariplo 521.290 €
Partner
- Associazione Fauna Viva
- Comitato per il Parco Ticinello Onlus
- Provincia di Milano -
Sinergie
Questo progetto è collegato al progetto Parco Agricolo Urbano del Ticinello, finanziato da Comune di Milano nell'ambito del Progetto Esecutivo del Parco Agricolo Urbano del Ticinello (2014)
Descrizione del progetto
Obiettivi
Il principale obiettivo è la riqualificazione durevole dell’ecosistema agroambientale strategico dell’area del Ticinello e la connessione ecologica della valle del Ticinello, nel territorio milanese, con tutti gli ambiti vallivi che costituiscono il sottobacino del Po/Lambro/Olona, anche nella previsione di un ulteriore corridoio ecologico atto a deframmentare la cesura in via dei Missaglia. Tale obiettivo è coerente e attuativo delle specifiche indicazioni della pianificazione territoriale e naturalistica a livello regionale, provinciale, dell’area parco Sud e dello stesso comune di Milano. Nel contempo il progetto sarà esemplare e dimostrativo per la riqualificazione naturalistica degli agro-ecosistemi milanesi in sinergia con le realtà locali, le associazioni e gli imprenditori agricoli presenti. Il progetto risponde nello specifico anche alle aspettative pluridecennali di intervento da parte della comunità locale.
Azioni
Oltre a rispondere alla pianificazione e alla programmazione pubblica esistente di ogni livello, la proposta è il primo intervento stralcio nell’ambito dell’accordo sottoscritto da parte della Regione Lombardia, Provincia e Comune di Milano e Distretto Agricolo Milanese. Le attività previste sono:
-management del progetto (costituzione del Comitato di pilotaggio, coordinamento di tutte le procedure amministrative necessarie, del rapporto con i soggetti cofinanzatori e sostenitori);
- realizzazione degli interventi (imboschimenti, migliorie forestali, filari con essenze arboree, siepi forestali e fasce tampone, aree umide, arredi e strutture a funzione didattica, rinaturalizzazione di aree interessate da usi impropri, cure colturali agli impianti forestali, funzionalità faunistica degli interventi di progetto, strutture leggere per il potenziamento della fauna);
- comunicazione e disseminazione;
- monitoraggio e valutazione.
La certezza della realizzazione dell’intervento è data dalla immediata disponibilità dell’area e dal coinvolgimento di due importanti associazioni locali che da anni accompagnano e preservano l’area insieme all’agricoltore e dal previsto affidamento della progettazione e realizzazione del progetto a ERSAF con il supporto degli agricoltori milanesi. Inoltre, Regione Lombardia e Life Gate sono cofinanziatori: la prima come supporto di indirizzo e tecnico, la seconda con una grande campagna di sensibilizzazione e comunicazione.
Tutto il progetto e la sua realizzazione saranno comunque supervisionati e accompagnati dalle strutture tecniche ed amministrative della Provincia e del Comune di Milano.
Risultati
Si ritiene che un progetto così significativo come contenuti progettuali possa portare a risultati diretti e indiretti particolarmente significativi quali:
- incremento della biodiversità in sito e nel corridoio ecologico almeno del 20 % (valutabile con il previsto monitoraggio);
- formazione di un’area di monitoraggio naturalistico permanente, anche quale test di confronto con l’evoluzione della biodiversità nel sistema rurale milanese;
- sviluppo della rete ecologica da parte di un'azienda agroambientale partecipata;
- avvio di un processo irreversibile di mantenimento con finalità agro ambientale dell’intera area di oltre 90 ha del Ticinello;
- incremento dell'informazione ambientale nella cittadinanza milanese.
Valutazione complessiva del progetto
Le indagini faunistiche hanno restituito un quadro complessivo piuttosto incoraggiante sulla qualità e sulle potenzialità ecologiche dell'area. I risultati acquisiti sono rilevanti soprattutto in relazione al contesto territoriale in cui i dati sono stati raccolti, caratterizzato da una forte antropizzazione e da un'estrema rarefazione degli elementi di naturalità.
Gli interventi realizzati nell’ambito di questo progetto apporteranno indubbi miglioramenti alla funzionalità ecologica dell'area: un elemento fondamentale da questo punto di vista è stato, e sarà ulteriormente in futuro, la creazione di nuovi habitat naturali. Le nuove aree boscate e la nuova zona umida hanno aumentato sensibilmente la disponibilità di habitat naturali a vantaggio della fauna.
Ognuno dei gruppi sistematici studiati nel corso del progetto ha fornito informazioni importanti sullo stato ecologico dell'area e su possibili interventi per il miglioramento dello stesso.
L’incremento della superficie forestale è molto importante per la biodiversità locale: il pieno sviluppo della funzionalità ecologica di una foresta però, richiede tempistiche superiori alla durata del progetto. I reali effetti delle nuove aree forestali sulle componenti faunistiche potranno dunque essere valutati appieno solo nel prossimo futuro.
Allo stesso modo bisognerà monitorare con attenzione l’evoluzione delle comunità animali (Anfibi e Odonati, ma anche Uccelli) legate alla nuova zona umida. Purtroppo, per questioni logistiche, la realizzazione dello stagno si è conclusa proprio al termine del progetto: sebbene le zone umide vengano solitamente colonizzate piuttosto rapidamente dalla fauna acquatica, non è però stato possibile condurre i necessari rilievi faunistici nel corso del progetto.
I rilevi dell’avifauna nidificante hanno consentito di intercettare 53 specie di cui 41 effettivamente o potenzialmente nidificanti nel parco. Sono state rilevate due specie di interesse comunitario, elencate cioè nell'Allegato I della Direttiva 2009/147/CE (“Direttiva Uccelli”): si tratta di Martin pescatore e Averla piccola, il cui stato di conservazione in Italia è giudicato rispettivamente come inadeguato e cattivo. Per queste due specie non è stata confermate la nidificazione nell’area, ma si auspica che gli interventi di miglioramento ambientale possano contribuire a favorirla in futuro.
Sono state osservate 30 specie di Lepidotteri diurni. Anche se per alcuni può sembrare un numero elevato di specie, nel parco, in molti settori, risulta evidente la carenza di habitat prativi adatti a questo gruppo di insetti. Sarà dunque importante favorire la presenza delle specie vegetali cui i Lepidotteri sono strettamente legati (piante nutrici dello stadio larvale e pabulari per lo stadio adulto).
I monitoraggi faunistici hanno ben evidenziato gli effetti positivi che la gestione degli ambienti agricoli, in particolare degli elementi “non produttivi”, può avere sulla biodiversità. Questo grazie soprattutto al mantenimento di siepi, filari, piccoli incolti, rovi e accumuli di legno morto. Uccelli e farfalle diurne hanno mostrato preferenze verso questo approccio “sostenibile” alla gestione del paesaggio agrario. È naturalmente auspicabile mirare a produzioni agricole di minor impatto ambientale, iniziando un percorso che probabilmente richiederà tempo e cambiamenti a livello culturale; nel frattempo però è importante comprendere che contributi importanti alla biodiversità possono venire già dalla semplice gestione degli spazi non produttivi.
Una delle caratteristiche del parco del Ticinello è la presenza dell’acqua. Gli ambienti acquatici sono stati indagati attraverso due gruppi di specie indicatrici con un ciclo vitale complesso che prevede una fase acquatica: Odonati (di cui sono state rilevate 20 specie) e Anfibi (4 specie presenti). È risultata subito evidente l’assenza di siti acquatici idonei alla riproduzione degli anfibi, in particolare degli urodeli (tritoni) e delle rane rosse, ma anche delle libellule. La scarsa idoneità è dovuta da una parte alla mancanza di acqua nei momenti critici del periodo riproduttivo, dall’altra alla presenza di minacce concrete al successo riproduttivo delle specie. Le acque del Ticinello e dei canali di irrigazione sono infatti infestate da diverse specie alloctone, tra cui Gambero rosso della Louisiana (Procambarus clarkii), Testuggine palustre americana (Trachemys scripta) e diverse specie ittiche. Queste che costituiscono un fattore generale di minaccia alla biodiversità locale e in particolare al successo riproduttivo degli anfibi e degli odonati.
L'impatto della fauna alloctona sugli ecosistemi costituisce un'istanza conservazionistica di prim'ordine e su questo tema sarà necessario mettere in campo azioni concrete per la risoluzione dei problemi attuali, in particolare il potenziale effetto del Gambero rosso della Louisiana sulla riproduzione degli Anfibi. La colonizzazione della nuova area umida da parte di questa specie è infatti praticamente sicura. Sarebbe dunque opportuno procedere ad azioni di contenimento delle specie alloctone, alla creazione di nuove pozze secondarie, o alla gestione attiva dei livelli idrici delle nuove zone umide, al fine di creare secche periodiche per la rimozione dei predatori.
Il Parco del Ticinello si colloca in un contesto territoriale densamente popolato e, così come altre aree verdi della cintura milanese, può costituire un punto privilegiato per comunicare la natura, la sua bellezza e la sua complessità ad un pubblico molto vasto. Esso inoltre costituisce un Parco agricolo e racchiude dunque due elementi oggi fortemente interconnessi e dipendenti l’uno dall’altro, agricoltura e natura. Il parco può dunque essere visto come un laboratorio educativo permanente per la sensibilizzazione dei cittadini sui temi della sostenibilità ambientale attraverso la riscoperta della natura e di un’agricoltura a basso impatto ambientale.
Nel corso del progetto abbiamo verificato che la presenza nel Parco di faunisti impegnati nei monitoraggi ha generato molta curiosità ed interesse sulle specie oggetto del monitoraggio. La Biodiversità ed il suo studio potrebbero dunque essere utilizzati quali filo portante delle attività di educazione e divulgazione al fine di conseguire l’ambizioso obiettivo far convivere le tre funzioni fondamentali degli ambienti naturali: conservazione della biodiversità, produzione di alimenti e fruizione.
-
Punti di forza:
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l’area in cui è stato svolto il Progetto era già caratterizzata da una gestione agricola attenta alla conservazione di elementi non produttivi che favoriscono la presenza di una buona biodiversità;
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gli interventi realizzati nell’ambito di questo progetto apporteranno indubbi miglioramenti alla funzionalità ecologica dell'area;
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il Parco Agricolo del Ticinello per la propria posizione periurbana costituisce un ottimo contesto in cui far convivere le tre funzioni fondamentali degli ambienti naturali: conservazione della biodiversità, produzione agricola e fruizione
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Punti di debolezza:
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i miglioramenti ambientali derivanti dagli interventi divengono efficaci su una scala temporale medio lunga, per cui il monitoraggio svolto non è stato in grado di intercettarne appieno gli effetti;
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la presenza di specie faunistiche alloctone invasive all’interno degli ambienti acquatici dell’area di progetto costituisce un fattore limitante per quanto riguarda la potenziale ricolonizzazione da parte di specie autoctone in seguito agli interventi effettuati, soprattutto per quel che riguarda Anfibi e Odonati.
90%
EFFICACIA
degli
interventi
Output
Interventi di riqualificazione/creazione di habitat e di tutela delle specie
- Numero di rimboschimenti effettuati 6
- Estensione totale dei rimboschimenti effettuati 67.400 m2
- Numero di nuove cenosi boschive create 4
- Estensione totale delle nuove cenosi boschive create 16.100 m2
- Estensione totale dei Filari/siepi/muretti 600 m
- Estensione totale delle nuove aree umide create 3.500 m2
Interventi di deframmentazione dei corridoi ecologici fluviali e terrestri
- Estensione totale dei filari/siepi realizzati 600 m
- Numero di rimboschimenti effettuati 6
- Estensione totale dei rimboschimenti effettuati 67.400 m2
- Numero di nuove cenosi boschive create 4
- Estensione totale delle nuove cenosi boschive create 16.100 m2
- Numero di nuove aree umide create 1
- Estensione totale delle nuove aree umide create 3.500 m2
Contatti
Ente capofila
Comune di Milano Piazza Scala, 1 - 20121 MILANO (MI) LOMBARDIA
Partner
- Associazione Fauna Viva
- Comitato per il Parco Ticinello Onlus
- Provincia di Milano -
Mappa degli interventi
Allegati
Gli altri progetti ubiGreen
Bando Connessione ecologica (2012)
Budget 246.000 €
ReLambro
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