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VALURI: sviluppo di un approccio/metodologia di VALUtazione integrata a supporto della definizione di assetto idraulico-morfologico efficiente, sostenibile e ambientalmente compatibile di un corso d’acqua per fronteggiare il RIschio idraulico

Informazioni

Dati generali

Bando

Tutelare la qualità delle acque (2008)

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Titolo

VALURI: sviluppo di un approccio/metodologia di VALUtazione integrata a supporto della definizione di assetto idraulico-morfologico efficiente, sostenibile e ambientalmente compatibile di un corso d’acqua per fronteggiare il RIschio idraulico

Localizzazione
  • BRESCIA (BRESCIA)
Provincia

Brescia

Date

Avvio: 02/02/2009

Conclusione: 30/03/2010

Ente capofila

Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale Viale Garibaldi, 44/A - 30173 VENEZIA (VE) ITALIA

Importi

Budget progetto 145.123 €

Contributo Fondazione Cariplo 86.000 €

Partner
  • Autorità di bacino per il Po
  • Università di Udine - Dipartimento di Scienze Economiche

Descrizione del progetto

Obiettivi

L'obiettivo generale del progetto è stato quello di contribuire affinché l'Italia, e i Paesi del medesimo ambito mediterraneo, dispongano di uno strumento applicabile per fronteggiare e ridurre il rischio idraulico attraverso una pianificazione territoriale più efficiente e sostenibile, anche eventualmente prevedendo cambiamenti significativi nell'assetto del territorio e nell'Uso del suolo. Insomma, vagliare la tesi CIRF che "riqualificare in grande conviene, anche economicamente" e che il paradigma del "Mettere in sicurezza" non è nè efficace nè desiderabile. 
Gli obiettivi specifici sono stati:
1) 
mettere a punto una metodologia di valutazione ex-ante di alternative di assetto idraulico-morfologico, che sia condivisa tra i partners, che valorizzi al massimo il lavoro svolto e le conclusioni raggiunte attraverso la definizione del Piano di Assetto Idrogeologico, che sia idonea all'ambito geografico-mediterraneo e in grado di soddisfare le motivazioni addotte;
2) 
eseguirne una sperimentazione per il caso di un fiume, localizzato nell'area geografica lombarda, significativo per dimensione del bacino (non troppo grande, ma sufficiente a vedere la necessità/opportunità della logica a scala di bacino), per problematiche presenti (zone a rischio di esondazione di carattere non unicamente urbano, presenza di opere di cui è sensato ripensare l'assetto e l'eventuale smantellamento) e per disponibilità di dati e di strumenti modellistici applicabili. .Il caso scelto su indicazione dell'Autorità di Bacino del Fiume Po in base a questi criteri è il fiume Chiese sub-lacuale (anche in funzione di un'integrazione dell'informazione prodotta da altri soggetti per la zona più montana);
3) 
fornire indicazioni utili a sviluppare un approccio modulare di bacino nella definizione delle misure di riduzione del rischio idraulico (che sia cioè applicabile a scale diverse in modo coordinato) e, in un secondo tempo, a valutare se e in che misura sia vera la tesi che una gestione più naturale dei corsi d'acqua è conveniente anche dal punto di vista economico.


Azioni

Le azioni di progetto sono state: - sintetica review di metodologie ed esperienze sulla valutazione; -definizione di una metodologia di valutazione idonea, facendo tesoro delle esperienze; - sviluppo di una metodologia per la predizione dell'assetto geomorfologico futuro conseguente a modifiche nel sistema delle opere, e messa a punto di un supporto Excel per implementarla; - progetto e implementazione di un supporto informatico (Excel/VisualBasic) per sintetizzare le valutazioni economiche automatizzabili (il "Sintetizzatore"); - diversi incontri con i Partners e con Fondazione Cariplo; - reporting.

In particolare, per il caso studio le azioni sono state: - omogeneizzazione e sistemazione della base cartografica in prevalenza estratta dallo Studio di Fattibilità della sistemazione idraulica (Autorità di bacino del Po) e creazione di un progetto GIS dedicato; - raccolta dati presso varie fonti; - analisi di referti storici (archivi di Brescia, Milano, Mantova, Venezia) per indagare sulla storia del fiume e in particolare sugli interventi realizzati in passato; - definizione della parametrizzazione economica (valore del suolo, vulnerabilità,....; costi di gestione ordinaria e straordinaria basati su dati di spesa reali AIPO e loro analisi); - definizione, in termini di assetto del sistema di opere (più di 200 elementi presenti nella situazione attuale) delle diverse (5) alternative di assetto da valutare; - definizione dell'idrologia per effettuare le simulazioni (portate di picco ed idrogrammi per i tempi di ritorno); - applicazione della metodologia e strumento di predizione geomorfologica; - determinazione degli shapefile di interesse (nuovo alveo, zone erodibili); - incontri con soggetti chiave (Consorzi irrigui e Geni civili; esperti geomorfologi); - messa a punto di uno strumento modellistico (Mike 11) per simulazione idraulica caricato con la geometria delle diverse alternative ed effettuazione delle simulazioni; - determinazione degli shapefile di interesse (zone inondabili per i diversi tempi di ritorno); - caricamento dati nel Sintetizzatore ACB; - valutazione e analisi di sensitività sopralluoghi per conoscere il fiume, vagliare e completare le informazioni disponibili e accertare alcuni dubbi

Risultati

In conclusione, possiamo affermare di aver messo a punto una metodologia sensata e replicabile e abbiamo scoperto che, almeno per il caso studiato, "sì, conviene rinaturalizzare". Poiché, però, le incertezze e le assunzioni in una materia così complessa e transdisciplinare sono molte e si sono sviluppati diversi ambiti di ricerca, ci accontentiamo col dire che almeno appare uno spazio molto promettente nella direzione della tesi affermata e che si è aperta una strada che certamente merita di essere percorsa. Certamente ora abbiamo anche un caso studio condotto su basi scientifiche che ha prodotto risultati quantitativi. La documentazione utile prodotta include:

  1. relazione generale sul progetto (download sintesi)
  2. due presentazioni PowerPoint una con l'impostazione metodologica del progetto e una con lo sviluppo del caso studio Chiese (STATUS: disponibile versione corrente su richiesta al contact point)
  3. diversi fogli elettronici Excel tra cui i principali sono: 0) quadro sinottico del fiume (quote, sezioni, etc.); i) Predizione morfologica dell'assetto per le diverse alternative; ii) Parametrizzazione economica e dati di spesa AIPO; iii) Valutazione ACB delle alternative (un vero software)
  4. shapefile GIS: - progetto base da Studio SdF trasformati nel sistema di riferimento WGS84 (1): opere (esistenti, previste in SdF), bankfull storici, Uso del suolo, foto aeree e cartografia storica, punti di interesse (sezioni trasversali, località,...);  - ulteriori shp esistenti e/o modificati tradotti al WGS84: Uso del suolo SdF modificato (coprendo l'intera zona di interesse con un unico shape; ed omogeneizzando i codici dei tipi di uso del suolo); Uso del suolo DUSAF; bankfull modificati (per assicurarne la coerenza interna); geomorfologia Regione Lombardia; CTR vettoriale con quote punti; ...) - shp prodotti: foto satellitari Google Earth georeferenziate (per le zone non coperte dalla cartografia SdF); asse del fiume; bacino (alto e basso) del fiume e sottobacini; DEM (Digital Elevation Model) ottenuto includendo ulteriori 4500 punti quotati dalla CTR raster in quella vettoriale; classificazione geomorfologica (Tronchi omogenei). Per ogni ALTernativa: opere presenti (esistenti, previste in SdF e introdotte); asse del fiume futuro previsto; fascia di erosione a breve e a lungo termine; zone esondabili per ogni tempo di ritorno; tronchi soggetti a manutenzione dell'alveo.

Valutazione complessiva del progetto

Il progetto è riuscito a definire una metodologia perfettamente applicabile e rispondente alle sfide sollevate. In questo senso puo' essere considerato un vero successo.
Inoltre, attraverso numerose pubblicazioni ed eventi di diffusione, ha raggiunto diversi ambiti nella comunità scientifica e gestionale a livello nazionale e ancor di piu' internazionale. Si ritiene che possa influenzare significativamente il modo di affrontare questa problematica.

Punti di forza:

  • offrire una metodologia davvero integrata, ma applicabile

Punti di debolezza:

  • in molti casi (come in quello oggetto dell'applicazione) possibili interventi di riqualificazione inducono un'evoluzione morfologica significativa dell'alveo nel medio-lungo termine e, conseguentemente, modifiche anche sostanziali nella risposta idraulica del fiume. Per affrontare questa realtà che non puo' essere trascurata e' quindi necessario intraprendere un esercizio di predizione morfologica che risulta al giorno d'oggi molto difficile e incerto. Nel progetto si è sviluppata un'intera metodologia per affrontare questa sfida molto significativa nel caso del Chiese avendo sofferto pesanti trasformazioni a causa dell'artificializzazione imperante. La metodologia, basata sulle piu' recenti risultanze scientifiche internazionali, appare idonea e credibile, ma richiede senz'altro ulteriore sperimentazione e validazione per poterla considerare realmente operativa. Non esistono comunque alternative ad adottarla perche' strumenti modellistici per quanto raffinati non permettono di effettuare simulazioni credibili di lungo termine e su ambiti spaziali di grandi dimensioni (un intero fiume) in modo affidabile
  • interazione con l'Autorità di bacino del Po: nonostante ci sia stata senz'altro collaborazione indispensabile su alcuni fronti (la fornitura dati, la modellistica idraulica) e diversi incontri di discussione soprattutto nella seconda parte del progetto, è stata un po' carente la  partecipazione soprattutto nella fase di impostazione metodologica e particolarmente dell'esercizio di predizione morfologica tale da costruire la necessaria comprensione e fiducia nello staff stesso. Il motivo non è stata la carenza di volontà, ma l'impossibilità fisica dello staff dell'Autorità di bacino di seguire con la continuità idealmente necessaria il progetto, a causa di contingenze su altri fronti. I contenuti concettuali sono comunque stati apprezzati e in buona parte sposati. Ci auguriamo e riteniamo che lo stesso Ente come molti altri, includendo Regioni, Consorzi di bonifica, Comunità montane, etc., facciano lo sforzo di avvicinarsi alla metodologia con la dovuta profondità per poterne valutare sinceramente le potenzialità, in linea con l'interesse dimostrato a livello internazionale

100% EFFICACIA
degli
interventi

Output

Interventi di riqualificazione fluviale o lacustre/ripristino degli ambienti acquatici superficiali
  • Metodologia per riqualificare messa a punto 1 metodologia Metodologia per stabilire l'assetto fluviale messa a punto 1 metodologia Applicazione della metodologia 1 caso studio Elaborato con indicazione per implemntare la metodologia applicata 1 documento

Contatti

Ente capofila

Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale Viale Garibaldi, 44/A - 30173 VENEZIA (VE) ITALIA

http://www.cirf.org/italian/home.html

info@cirf.org

Partner
  • Autorità di bacino per il Po
  • Università di Udine - Dipartimento di Scienze Economiche

Mappa degli interventi

Livelli in mappa















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