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Valore dell’acqua, danno ambientale da inquinamento da nitrati di origine agricola e costi/benefici dell’adozione di buone pratiche agricole

Informazioni

Dati generali

Bando

Tutelare la qualità delle acque (2009)

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Titolo

Valore dell’acqua, danno ambientale da inquinamento da nitrati di origine agricola e costi/benefici dell’adozione di buone pratiche agricole

Localizzazione
  • BERGAMO (BERGAMO)
Provincia

Bergamo

Date

Avvio: 01/10/2009

Conclusione: 30/06/2011

Ente capofila

Azienda Sperimentale Vittorio Tadini Loc. Gariga, - 29027 PODENZANO (PC) ITALIA

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Importi

Budget progetto 158.855 €

Contributo Fondazione Cariplo 95.000 €

Partner
  • UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA
  • Consorzio di Gestione Parco Regionale del Serio

Descrizione del progetto

Obiettivi

Gli obiettivi del progetto sono, con particolare riferimento alle acque sotterranee: - stimare il valore monetario del bene ambientale acqua e definire l’entità del danno economico conseguente al suo degrado; - stimare i costi e i benefici economici derivanti dall’applicazione della Direttiva 91/676/CEE Nitrati; - informare la cittadinanza e sensibilizzare le aziende agricole sulle ricadute in termini di costi monetari dell’assunzione di comportamenti più rispettosi dell’ambiente.

Azioni

Le azioni di progetto sono: 1. stima del valore monetario del danno subito dai consumatori in conseguenza dell’inquinamento dell’acqua di falda e del suo scadimento qualitativo attraverso il metodo della “choice based conjoint analysis” (i.e.delineazione di un mercato ipotetico per i beni ambientali); 2. realizzazione di rilievi sui costi di produzione e di conti colturali di un campione rappresentativo di aziende agricole e di allevamenti dell’area del Parco per stimare i costi aggiuntivi (es. costi di smalitmento; variazione dei costi di produzione ecc.) che le aziende devono sostenere per adeguarsi alla normativa nitrati e ad altre “buone pratiche agricole”; 3. estensione di tali risultati alla scala territoriale del Parco, attraverso il rilievo delle variabili necessarie e la stima delle ricadute economiche complessive e redazione di alcuni bilanci economici riferiti alla situazione attuale e ad alcuni scenari prescelti che mettano in evidenza i costi ed i benefici dell’adozione di determinate pratiche colturali nonché i loro prevedibili riflessi sullo stato ambientale della risorsa; 4. diffusione dei risultati (newsletter a portatori d'interesse del territorio; articoli scientifici e sito web).

Risultati

I risultati sono: - definizione del valore della risorsa idrica nei suoi principali aspetti e del costo monetario del suo degrado, la definizione del costo “reale” dell’adozione di tecniche agricole non rispettose; - definizione del costo e dei benefici dell’adozione di tecniche rispettose; - identificazione di eventuali meccanismi finanziari e loro prima modulazione per promuovere l’adozione di tecniche rispettose; - sensibilizzazione delle famiglie e delle aziende agricole del territorio; - informazione attraverso seminari tecnici specifici di circa 60 tecnici agricoli ed ambientali, 40 amministratori e 50 aziende agricole.

Valutazione complessiva del progetto

In una situazione quale quella del territorio del Parco regionale del Serio, in cui l’acqua rappresenta elemento e ragione primaria di esistenza dell’Ente stesso, è chiaro che il problema assume valenza ancora più sentita. Con il progetto “Tutelare la qualità delle acque”, si è cercato di valutare il bilancio economico in termini di costi/benefici, dell’adozione di buone pratiche agricole e della riduzione del relativo impatto sulla risorsa. Quale ricaduta territoriale, il progetto prevedeva anche una capillare azione di diffusione dei risultati;  a questo scopo si è operato attraverso diversi sistemi di comunicazione (implementazione di un sito web, pubblicazione di articoli su riviste scientifiche e tecniche, newsletter, seminari formativi ed incontri informativi), rivolti agli operatori agricoli, agli amministratori, ai tecnici del settore ed alla popolazione residente. Il progetto è stato suddiviso in quattro diverse fasi:

  1. Stima del danno subito dai consumatori secondo il metodo della “choice based conjoint  analysis”
  2. Rilevamento dei costi di produzione e dei conti colturali di aziende agricole rappresentative del territorio analizzato
  3. Elaborazione dei dati raccolti, definizione di scenari, stima delle ricadute a livello territoriale
  4. Diffusione e sensibilizzazione 

In riferimento alla prima delle suddette fasi nella prima sono stati somministrati  i questionari predisposti per la popolazione residente nei ventisei comuni facenti parte dell’area protetta, attraverso svariati canali quali l’avvicinamento delle famiglie coinvolte in altre attività organizzate dal Parco per la propria utenza (partecipanti a campi estivi, convegni di attinente tipologia, banchetti informativi durante le fiere paesane ecc.). questa fase in particolare ha coinvolto almeno tre dipendenti e alcune Guardie Ecologiche Volontarie così da assicurare una eterogeneità della diffusione dei questionari.
Nella fase due l’impegno è cominciato con un attento lavoro di individuazione delle aziende agricole operanti nel Parco del Serio analizzando sia i diversi indirizzi produttivi delle stesse attraverso la consultazione di documentazione già presente negli uffici del Consorzio sia sfruttando la banca dati agricola regionale per poter individuare aziende eterogenee al fine di ottenere un buon campione di indagine. Individuate le aziende agricole il Parco ha provveduto a contattarle per avvisare dell’arrivo del rilevatore che avrebbe sottoposto loro un questionario tecnico sulle modalità di produzione aziendale e di gestione degli allevamenti zootecnici, operazione effettuata presso i singoli centri aziendali alla presenza del conduttore.
La fase numero tre ha sicuramente coinvolto maggiormente il capofila e gli altri partner del progetto, il Parco ha comunque contribuito all’interpretazione di taluni dati e provveduto a reperire ulteriori informazioni qualora le stesse risultassero migliorabili.
L’ultima fase è stata quella dedicata alla diffusione dei dati emersi dallo studio dei questionari e alla sensibilizzazione degli abitanti del territorio (famiglie e aziende agricole). Sicuramente una fase impegnativa che ha visto il Parco collaborare attraverso l’individuazione delle località dove tenere i numerosi convegni organizzati, l’individuazione delle diverse figure cui era rivolto (tecnici dei comuni consorziati, amministratori locali, privati cittadini ed aziende  agricole) la partecipazione in qualità di relatore, la diffusione attraverso diversi canali delle risultanze, anche parziali, del lavoro svolto con la somministrazione dei questionari (costruzione del sito web, pubblicazioni in tutti i comuni consorziati, comunicati stampa).

Punti di forza: 

  • tutto il progetto è stato seguito da un lavoro di ufficio stampa molto specifico che si è rivolto alla stampa d’opinione locale; alla stampa tecnica nazionale e alla stampa di settore. Gli eventi – che sono comunque sempre stati divulgati sul sito – sono stati anche sempre comunicati alla stampa. Inoltre all’inizio del progetto è stata convocata una conferenza stampa. Durante lo svolgimento del progetto sono stati prodotti alcuni articoli divulgativi; alcuni articoli tecnici e lo studio realizzato dall’Università di Padova è stato oggetto di una comunicazione scientifica.

100% EFFICACIA
degli
interventi

Contatti

Ente capofila

Azienda Sperimentale Vittorio Tadini Loc. Gariga, - 29027 PODENZANO (PC) ITALIA

http://www.aziendatadini.it/

tadini@aziendatadini.it

Partner
  • UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA
  • Consorzio di Gestione Parco Regionale del Serio

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